Truffe online: il trading online resta la trappola più redditizia per i criminali
Nonostante l’aumento dell’educazione finanziaria e le continue campagne di sensibilizzazione, le truffe legate al trading online continuano a proliferare, mietendo vittime e danni economici ingenti.

Il 2023 si è chiuso con un bilancio drammatico: le denunce alla Polizia Postale per truffe legate al trading online hanno raggiunto quota 4.329, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Ancora più preoccupante è il dato relativo al valore complessivo delle frodi, che ha sfiorato i 111,6 milioni di euro, con un incremento del 20% rispetto al 2022.

Le truffe legate al trading online rappresentano quindi la fetta più consistente di tutte le frodi online, confermandosi un terreno fertile per i criminali informatici. Le tecniche utilizzate per ingannare le vittime sono numerose e spesso molto sofisticate.

Tra le più comuni:

Promesse di guadagni facili e rapidi: i truffatori adescano le loro vittime con la promessa di ottenere ingenti profitti in poco tempo, sfruttando la loro inesperienza e avidità.
Finti broker e piattaforme di trading: i criminali creano siti web e app che imitano quelli di broker e piattaforme di trading reali, al fine di convincere le vittime a depositare denaro.
Manipolazione delle quotazioni: in alcuni casi, i truffatori manipolano le quotazioni di titoli azionari o altri asset per indurre le vittime a effettuare investimenti svantaggiosi.
Social engineering: Account manager d’assalto, truffatori che utilizzano tecniche di ingegneria sociale per convincere le vittime a fornire loro informazioni personali o dati bancari e fare investimenti, i principali obbiettivi di questi soggetti sono di due tipi 1) far investire il mal capitato con consigli che portano ad una perdita sicura 2) far fare alti profitti ad esempio 500.000,00 euro e più, per poi chiedere all’ignaro consumatore il pagamento di corpose ed inesistenti Tasse per poter ritirare un capitale che nei fatti il consumatore non vedrà mai. Arrivano addirittura ad inviare un bonifico del capitale al cliente per convincerlo al pagamento delle tasse (non dovute, si pagano solo in Italia è devono essere contabilizzate nella dichiarazione dei redditi), presunte tasse con cifre di 70.000,00 euro o importi simili, chiaramente revocano il bonifico per tempo.


Come difendersi dalle truffe legate al trading online:

Diffidare dalle promesse di guadagni facili e rapidi: se un’offerta sembra troppo bella, probabilmente non lo è, nel Trading si può fare grandi Profitti, ma non senza aver acquisito competenze e abilità, e consapevolezza dei rischi e delle misure adottabili per ridurli.

Diffidare da Corsi di formazione svolti da persone che si dichiarano esperti professionisti, che poi risultano senza Partita Iva e senza documentazione a supporto delle loro competenze. Oggi esiste l’Associazione Professionale E-KingTeam International iscritta nell’elenco nazionale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Associazione di Trader finanziari Professionisti, se avete dubbi chiede informazioni scrivendo all’email: presidente@ekinngteaminternational.eu oppure visitate il sito e restate informati.


Verificare l’autorizzazione del broker o della piattaforma di trading: è possibile farlo consultando l’elenco degli intermediari autorizzati sul sito web della Consob.
Non investire mai su piattaforme sconosciute o poco affidabili: prima di effettuare un deposito, è importante fare ricerche approfondite sulla piattaforma e leggere le recensioni degli utenti.
Non fornire mai dati personali o bancari a persone non conosciute: i truffatori potrebbero utilizzarli per rubare denaro o commettere altri reati.


Diffidare dalle pressioni a investire rapidamente: i truffatori spesso cercano di convincere le loro vittime a prendere decisioni impulsive, senza dar loro il tempo di riflettere.
In caso di sospetto di truffa:

Non effettuare alcun deposito: se hai già depositato denaro, contatta immediatamente la tua banca o istituto di pagamento per chiedere di bloccare la transazione.

Ci sono due strade perseguibili in caso di Truffa:


1. Denunciare la truffa alla Polizia Postale: è possibile farlo online sul sito web della Polizia Postale o presso uno qualsiasi dei suoi uffici.

2. Presentare un Esposto alla Consob Ente Vigilatore italiano.

3. Rivolgersi ad un Perito (E-KingTeam ne annovera diversi tra i propri iscritti), farsi fare una Stima dei danni subiti e mediante un legale di fiducia istituire una causa in tribunale.

Tra le tre opzioni le prime due generalmente non portano al risarcimento dei danni subiti, in parte si può ottenere un piccolo risarcimento, attraverso l’accesso ad un fondo dedicato Consob, mentre la terza opzione punta ad ottenere una sentenza di condanna da parte del Giudice dei truffatori e un risarcimento dei danni come stimati dall’esperto, in questo caso c’è da dire che l’attesa è più lunga, tutto dipende dai tempi della Magistratura, può volerci un anno o più.
L’educazione finanziaria e la consapevolezza dei rischi sono le armi migliori per difendersi dalle truffe online, scegliere l’Educatore o l’insegnante con competenze nel Trading, in possesso dell’Attestazione di Qualità, rilasciata da un’Associazione professionale sulla scorta della Legge 4/2013 art. 7 e 8 è sicuramente, un passo importante per acquisire le conoscenze necessarie che consentono di poter distinguere agevolmente i truffatori dagli intermediari (Broker) autorizzati. È importante informarsi sui rischi del trading online e imparare a riconoscere i segnali di allarme che possono indicare una truffa.

Mulino F. M.

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