Il Dow Jones Industrial Average (DJIA) è uno degli indici azionari più antichi e, nonostante le critiche che riceve per la sua selezione limitata di titoli e il metodo di calcolo, rimane uno degli strumenti più apprezzati dai trader. Ma cosa lo rende così interessante?

Il DJIA è probabilmente l’indice azionario più riconoscibile al mondo. Esso rappresenta la performance di 30 grandi aziende statunitensi, leader nei loro settori. Nonostante i suoi difetti, è ancora uno degli indici più seguiti dagli investitori e dai trader.

L’indice fu creato il 26 maggio 1896 da Charles Henry Dow ed Edward Davis Jones, che lo consideravano un indicatore ideale dello stato dell’economia. All’epoca, l’industria e le ferrovie erano i settori più rilevanti, dando origine a due dei più antichi indici di mercato: il Dow Jones Transportation Average e il Dow Jones Industrial Average.

La popolarità del DJIA tra gli investitori e i trader può essere attribuita alle ottime performance delle azioni statunitensi nel lungo periodo. Nonostante le oscillazioni di mercato, l’indice continua a raggiungere nuovi massimi storici. Nel 2024, ad esempio, ha superato la soglia dei 40.000 punti, continuando a battere record, con un massimo di oltre 41.000 punti a luglio.

Un po’ di storia

Contrariamente a quanto si pensa, il DJIA non è il più antico indice azionario. Il primo indice risale al 3 luglio 1884, quando la “Customers’ Afternoon Letter” pubblicò una media dei prezzi di 11 azioni, per lo più ferroviarie. Questo indice divenne il precursore del Dow Jones Transportation Average.

Critiche e limitazioni

Nonostante la sua importanza, il DJIA è spesso criticato. Gli investitori e gli economisti sottolineano il numero limitato di titoli, il metodo di calcolo e le scelte soggettive nella selezione delle aziende che compongono l’indice. Sebbene rappresenti le principali società quotate negli Stati Uniti, la selezione dei titoli non è sempre obiettiva, essendo decisa da S&P Dow Jones Indices, una divisione di S&P Global Inc. Alcuni titoli tecnologici di rilievo, come Nvidia, Facebook (Meta), Google (Alphabet) e Tesla, non sono inclusi, probabilmente a causa dell’alto prezzo delle loro azioni e della loro rapida crescita, che potrebbe distorcere il valore complessivo dell’indice.

Inoltre, il DJIA è considerato un indice “concentrato” a causa del numero limitato di titoli, il che limita la diversificazione settoriale. Al 31 luglio 2024, solo il 14% dell’indice è composto da aziende industriali, nonostante il nome “Industrials”. La maggior parte dell’indice è invece rappresentata dai settori finanziario (23,4%), sanitario (19%) e tecnologico (18,8%).

Cambiamenti rari

Per mantenere la stabilità, le modifiche alla composizione dell’indice sono rare. Dal 1896, l’indice è stato modificato solo 58 volte, l’ultima delle quali ha visto l’ingresso di Amazon il 26 febbraio 2024, in sostituzione di Walgreens Boots Alliance.

Problemi con il metodo di calcolo

Il DJIA è un indice ponderato per il prezzo, il che significa che il suo valore dipende dal prezzo delle azioni delle aziende che lo compongono, piuttosto che dalle dimensioni dell’azienda o dal suo impatto economico. Questo sistema ha sollevato critiche, poiché i movimenti di prezzo di azioni ad alto valore possono influenzare in modo sproporzionato l’indice.

Il metodo di calcolo si è evoluto nel tempo. In origine, il valore dell’indice si otteneva dividendo la somma dei prezzi delle azioni per il numero di titoli inclusi. Tuttavia, dal 1928 si utilizza un divisore che corregge l’effetto di eventi come frazionamenti azionari e cambiamenti nella composizione dell’indice. Questo divisore è sceso nel tempo e, dopo l’ultima modifica dell’indice, è inferiore a 1, rendendo l’indice più sensibile alle variazioni dei prezzi delle azioni.

Popolarità nonostante le imperfezioni

Nonostante i suoi difetti, il DJIA rimane estremamente popolare tra gli investitori e i trader. Rappresenta un gruppo selezionato di aziende leader con una solida storia di guadagni e stabilità. Alcuni investitori preferiscono la natura concentrata dell’indice, che potrebbe offrire una certa protezione contro le fluttuazioni di mercato.

Gli investitori possono accedere al DJIA attraverso vari strumenti, tra cui fondi, ETF, futures e CFD. Tra i trader, il prodotto US30.cash è uno dei più popolari, superato solo dall’oro in termini di scambi.

Curiosità sul DJIA

  • Il valore iniziale del DJIA, il 26 maggio 1896, era di 40,94 punti.
  • Il primo superamento dei 100 punti avvenne il 12 gennaio 1906.
  • Il record di chiusura a 40.000 punti è stato raggiunto per la prima volta il 17 maggio 2024.

Il DJIA ha attraversato molte fasi storiche e, nonostante le sue criticità, continua ad essere un punto di riferimento cruciale per gli investitori di tutto il mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito web utiliza cookies perché l'utente possa ottenere la migliore esperienza. Si continui la navigazione stai dando il tuo consenso all'uso dei cookie e alla nostra política de cookies, Clicca sul link per maggiori informazioni.

ACEPTAR
Aviso de cookies