INTERVISTA AL DIRETTORE MULINO FRANCESCO MAURIZIO SU PROP TRADING E MANIPOLAZIONE DEI CONSUMATORI NELLA FORMAZIONE VIA INTERNET.

Di Flavia Gega

Flavia G: Direttore, parliamo di ”Prop Trading” e di manipolazione dei consumatori con la formazione.

Inizierei con il “Prop Trading”, ma prima Direttore una domanda me la consenta, Lei nel 2019 ha fondato la Professione dei Trader e Analisti finanziari oggi esercitata dai Professionisti con Partita iva, nel 2023 ha editato “The Trading” cosa la spinta alla realizzazione della Rivista?

Direttore: The Trading è una Rivista Tecnico Professionale uno spazio in cui i Professionisti possono esprimere le loro competenze ed Esperienze divulgandole attraverso The Trading affinché possano arrivare alla portata di tutti. Questo è stato il primo punto che a fatto leva ai fini dell’Edizione di The Trading, poi l’assenza nel settore di una Rivista Tecnico Professionale che oltre a fornire informazioni settoriali apra spaccati di scienza economico finanziaria.

Flavia G: Direttore quali sono i rischi legati al Prop Trading?

Direttore: Sicuramente il rischio economico e quello legale legato alla leva finanziaria che generalmente viene concessa con rapporto superiore a 1:30 che per i Consumatori è una violazione della Direttiva Europea Mifid e delle norme nazionali, e quindi soggetta a decisioni dell’Ente vigilatore in Italia che è Consob.

Flavia G.: Direttore cosa si può fare per ridurre questi rischi?

Direttore: Occorre acquisire le maggiori conoscenze sull’argomento Prop Trading, poiché la conoscenza e la competenza di per se già limitano alcuni rischi.

Il Prop trading è un tipo trading fatto da professionisti specializzati ai livelli massimi, da coloro utilizzavano parte del bilancio delle banche cercando di fare plusvalenza facendo trading, sia sui mercati regolamentati che su quelli che vengono definiti “grigi”.

ritrovatosi senza la liquidità delle banche hanno scelto di fare trading in piccole società con poche persone specializzate nella gestione di patrimoni, persone con grandi patrimoni.

Parte di loro hanno optato per aprire delle proprie società di trading proprietario. Siamo passati poi a società che formano i trader e forniscono capitale per poi “splittalo”, dividere i profitti.

Su questo modello, aprirono diverse società di Prop trading partendo da Londra ed estendersi ad Amsterdam che è un punto fondamentale per il trading in Europa post-brexit, rammento che li ha sede Euronext che è il principale mercato dei derivati europei. Oggi la situazione è totalmente diversa.

Flavia G.: Possiamo definirlo Prop Trading quello di oggi?

Direttore: Oggi vediamo molte società che offrono lavori come “prop trader” con retribuzione su base percentuale a qualsiasi consumatore non professionista non in base alle competenze ma in base al profitto conseguito dal candidato che ha pagato per affrontare una sorta di “trading challenge”, che dovrebbe essere utile alla società per capire se l’aspirante trader sia portato al mestiere, o per lo meno disciplinato nell’attività che svolge, comunque dopo questo percorso l’aspirante trader può avere accesso al capitale della società è dovrà sottostare alle sue “istruzioni”, per quanto riguarda la gestione del rischio e dell’operatività. Ovviamente, tutto questo succede se si passa il “trading challenge”, chi non passa questa selezione, avrà pagato per aver avuto accesso a questa selezione, senza poi ottenere lavoro all’interno della società di trading.

Mentre nelle società di prop trading con professionalità elevate, i criteri di selezione hanno standard molto stringenti, nelle società che si definiscono oggi “prop trading” basta pagare, fare una challenge e poi fare trading con il loro capitale e “splittare” i profitti, naturalmente se si riesce poi ad incassarli o meno è un’altra questione.

Il Passaggio interessante e che da un’attività svolta da professionisti di elevato livello, si è passati ad una attività di trading svolta dai consumatori, se quantifichiamo il tempo dedicato all’attività possiamo anche dargli un valore economico.

Tiriamo le somme:

1° Il Consumatore paga la challenge cioè l’accesso alla selezione, oppure come dichiarano molte società, paga la formazione in demo.

2° Lavora e il suo tempo ha un valore.

3° Matura Profitto o Perdita con una leva finanziaria Professionale.

Rilevo quindi che se l’attività di challenge è intesa quale formazione simulata, la stessa non può essere finalizzata all’apertura di account Prop. Se è intesa quale selezione, la selezione non può essere finalizzata all’apertura di un conto professionale con alta leva finanziaria, ma deve dar luogo all’apertura di un conto di tipo retail con leva massima 1:30 anche se il conto e finanziato con soldi messi a disposizione dall’intermediario finanziario, la reale provenienza del denaro a capitale del conto poi è un’altra questione.

Posso rilevare quindi che l’attività di Prop Trading svolta dai Consumatori è un’attività a mio parere illecita poiché spinge il Consumatore a svolgere l’attività di Trading in violazione delle vigenti normative europee e nazionali, mentre la responsabilità di tale violazione resta sempre a carico dell’intermediario finanziario che apre l’account con alta leva finanziaria, marginale in questo contesto il passaggio descritto in relazione alla challenge.

Flavia G.: Direttore come possono tutelarsi in caso di ipotesi di truffa i consumatori?

Direttore: In caso di ipotesi di truffa i consumatori possono presentare un esposto alla Consob o istituire una causa in tribunale con l’ausilio di un avvocato come via detto harlan, tra le due è preferibile a mio avviso la causa in tribunale, ma prima è utile farsi supportare da Perito o Estimatore degli eventuali danni, l’estimatore valuterà in primis se vi è effettivamente un dolo, in fase di indagine preliminare valuterà la certezza di una responsabilità, redigerà un documento con gli elaborati tecnici che quantificheranno il danno da capitale, il lucro cessante e l’eventuale mancata chance.

Flavia G.: Direttore cosa possono fare i consumatori per non restare vittime di chi truffa gli utenti con le prop?

Direttore: Premetto che come avrete capito io non vedo positivamente il Prop Trading, come Docente non ritengo il sistema Prop un’attività di Trading finanziario, ma piuttosto una pratica commerciale fine a se stessa, non fornisce formazione e fornisce esperienza negativa sul Trading per le sue numerose restrizioni spesso attuate a fronte di un regolamento realizzato da società per loro unica utilità.

Come Esperto, considero invece l’aspetto normativo e legale, e rilevo chiare responsabilità in questo sistema Prop a carico degli intermediari autorizzati o non autorizzati allo svolgimento di attività di intermediazione finanziaria in Italia, in particolare per la tipologia di conto assegnato al consumatore che ha diritto al conto tutelato mentre svolge attività priva di tutele e con regolamento non approvato dalle autorità, ma dalle sole aziende private.

Flavia G.: Direttore, sulla Formazione manipolata via Internet cosa pensa?

Direttore: La formazione sul web intesa quale corso di analisi tecnica oppure di analisi ciclica oppure di strategie di persone che si improvvisano Docenti, rientra nella formazione in area informale, secondo la Legge 92/2012.

Ci sono settori che necessitano di tutele dei consumatori anche in ambito della formazione, mentre il settore della salute e quello della Giustizia hanno se pur molto ci sarebbe ancora da fare sotto il profilo legislativo, Il settore finanziario è considerato, erroneamente un settore marginale, dando così la possibilità ad individui di fare corsi senza alcuna regolamentazione e vigilanza, ciò espone i consumatori al rischio di incappare in account manager che hanno unico scopo di carpire la fiducia dello studente che è alla base della manipolazione finalizzata alla gestione del capitale altrui, oppure questi individui non soggetti a regolamentazione possono svolgere corsi a pagamento senza essere Docenti, ma solo persone con qualche esperienza nel Trading o che hanno letto qualche articolo sul web, la cosa chiara e che però sono degli ottimi venditori.

Flavia G.: Direttore, quali requisiti servono o dovrebbero essere necessari per vendere corsi o formazione online?

Direttore: I corsi di formazione come accennato sono svolti in area formale, non formale e informale, i Professionisti con partita iva svolgono in proprio questi corsi in area informale, non hanno alcuna regolamentazione. Non rilasciano attestazioni.

Sarebbe necessaria una Legge mirata alla formazione informale che parta dall’individuazione delle due aree concrete che sono i corsi gratuiti su base volontaria e i corsi a pagamento.

Per i Corsi a pagamento i Docenti dovrebbero essere obbligati a pubblicare il loro curriculum, il possesso della Partita iva, una scheda informativa sul corso, il prezzo, dovrebbero rilasciare una dichiarazione di frequenza e tenere un registro iscritti ai corsi, poiché spesso l’attività è svolta senza pagare tasse.

A mio parere il settore ha l’esigenza di questa regolamentazione perché rientra tra i settori sensibili come salute e giustizia, ricordo che anche il settore finanziario può essere causa di gravi problematiche.

Flavia G.: Direttore, come mai così tante materie nel corso di “Scienze dell’Educazione e della negoziazione nei Mercati finanziari online” tenuto da E-KingTeam?

Direttore: Non si possono considerare tante Materie di studio quelle di un corso che punta a dare, le competenze e le abilità proprie non solo di un Professionista, ma anche di un Esperto che entra in possesso di speciali competenze e che maturando gli ulteriori requisiti previsti, nel recente Decreto del Ministero Giustizia che ha istituito ufficialmente la categoria Borse e Titoli, possono portare all’iscrizione all’Albo dei CTU tenuto dai Tribunali. L’Albo iscrive Esperti con speciali competenze in vari settori, dall’11 agosto 2023 anche gli Esperti in Borse e Titoli.

Credo che l’Iscrizione all’Albo dei CTU sia l’apice del riconoscimento da parte dello Stato della qualità di Esperto. Mentre il primo punto autorevole di riferimento per i Professionisti e per una formazione di qualità e con alti standard e certamente rappresentato dall’associazione professionale, ricordo che E-KingTeam International oltre ad essere iscritta nell’Elenco nazionale tenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy quale associazione non regolamentata che emette attestazioni sulla scorta della Legge 4/2013 è iscritta anche al Registro nazionale della Camera dei Deputati dei Rappresentanti di Interessi diffusi per la categoria Educazione Finanziaria e Professionisti e non professionisti Traders e Analisti.

Inoltre l’Esperto tra le sue diverse mansioni professionali può svolgere l’attività di docenza a tutti i livelli sia in ambito pubblico che privato, può realizzare un piano degli investimenti ad alto rischio, può svolgere relazioni tecniche professionali su Asset, può dichiarare la conformità e qualità dei software di negoziazione online utilizzati dagli intermediari finanziari per consentire di Tradare nel Mercato internazionale online, Può fare un Trading e un’analisi Professionale. Questa figura E-KingTeam International l’ha denominata “Esperto, Perito, Estimatore dell’Educazione e del Trading finanziario, mentre il Corso è di Scienze dell’Educazione e della negoziazione finanziaria online, dura 10 mesi, 420 ore e ha 15 materie ritenute indispensabili per formare il Professionista Esperto con alti standard qualitativi, offre le competenze e le abilità che formano il Professionista a 360 gradi.

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