Monete con palazzi di sfondo in un ambiente digitale

La Diretti europea sulla leva finanziaria 1:30, MIFID II è una disposizione normativa che riguarda gli investimenti finanziari e le operazioni di trading all’interno dell’Unione Europea. Questa Direttiva UE è stata introdotta per garantire la protezione degli investitori e regolare il settore finanziario in modo più efficace.

La MIFID II (Markets in Financial Instruments Directive II) è una direttiva adottata dall’Unione Europea nel 2014, che ha introdotto una serie di cambiamenti e regole più strette per il mercato finanziario. Tra le varie disposizioni introdotte dalla MIFID II, vi è anche la regolamentazione della leva finanziaria per i conti retail in rapporto massimo di 1:30, limitando così l’uso della stessa, per i conti non professionali, nelle operazioni di trading.

La leva finanziaria è un importante strumento utilizzato dagli investitori per amplificare i profitti potenziali, consentendo loro di investire un importo minore rispetto al valore totale dell’operazione. Tuttavia, l’uso della leva finanziaria comporta anche rischi più elevati, in quanto amplifica anche le perdite in caso di movimenti sfavorevoli del mercato.

La Direttiva europea impone il limite massimo di leva finanziaria che può essere utilizzato dagli investitori (Consumatori) nel trading online di determinati strumenti finanziari, come ad esempio le valute, i metalli preziosi e i CFD (Contratti per differenza). Questo significa che gli investitori possono utilizzare al massimo un rapporto di leva finanziaria di 1:30, ovvero investire un massimo di 30 volte il capitale proprio.

Questa restrizione è stata introdotta per proteggere gli investitori meno esperti e garantire una maggiore stabilità del mercato finanziario. Limitare l’uso della leva finanziaria aiuta a ridurre i rischi di perdita e a prevenire situazioni di eccessiva volatilità del mercato, che possono portare a gravi conseguenze per gli investitori e per l’intero settore finanziario.

La Direttiva MIFID II è stata accolta in modo variegato dagli operatori del settore finanziario. Alcuni ritengono che questa restrizione sia necessaria per proteggere gli investitori e garantire una maggiore stabilità del mercato, mentre altri ritengono che possa limitare le opportunità di guadagno e renderne più difficile l’accesso per gli investitori minori.

In ogni caso, è importante che gli investitori siano consapevoli della normativa sulla leva finanziaria e delle sue implicazioni prima di iniziare ad investire sui mercati finanziari. Fare trading con la leva finanziaria comporta rischi elevati e più alta e la leva e maggiore è il rischio di profitto/perdita è essenziale comprendere appieno come funziona questo strumento e come utilizzarlo in modo responsabile.

Quando un intermediario finanziario assegna una leva finanziaria superiore a quella in rapporto 1:30, lo fa in violazione alla Direttiva, e si rende responsabile nei confronti del Consumatore, che oltre ad una leva regolamentata ha un conto tutelato. Con una leva finanziaria maggiore a quella consentita, l’intermediario finanziario espone il consumatore al rischio di perdita del capitale.

Flavia Gega

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