Piazza Affari
La nascita (1808-1814)
La Borsa valori di Milano o Borsa italiana, venne istituita dal decreto del 16 gennaio 1808 con cui il viceré Eugenio Napoleone, figlio di Giuseppina Beauharnais, ne ordinò l’apertura entro un mese. Lo stesso decreto affidava ad “una commissione di quindici tra banchieri, negozianti e sensali”, appositamente nominata dal ministro dell’Interno, la ricerca di una sede provvisoria per l’immediata apertura e di una sede adeguata dove tenere definitivamente le riunioni di borsa. Un secondo decreto datato 6 febbraio 1808 stabilì un primo regolamento per il funzionamento della Borsa.
Il consolidamento e lo sviluppo dei mercati di Borsa
Continuando un percorso già avviato, nel periodo 2009-2018 Borsa Italiana ha proseguito e rafforzato, l’azione di consolidamento e di sviluppo dei propri mercati, sullo sfondo di un contesto reso particolarmente complesso, dalla severa crisi finanziaria del 2007-8. Focalizzandosi sull’ampliamento dell’offerta, e sull’innovazione tecnologica, i suoi interventi sono stati diretti da un lato a rendere sempre più agevole e fruibile il finanziamento delle PMI italiane, dall’altro ad offrire, alle altre componenti del sistema economico nazionale e internazionale, le migliori opportunità di partecipazione a un mercato finanziario globale sempre più competitivo.
Nel 2012 è stato così formato il nuovo mercato AIM Italia – Mercato alternativo del capitale, nato come accorpamento di AIM Italia (mercato non regolamentato rivolto alle imprese di minore dimensione, lanciato nel 2009 sulla scia del successo dell’AIM londinese) e MAC, con l’obiettivo di razionalizzare l’offerta di quotazione dedicata alle PMI. Anche grazie alla nuova configurazione come MTF (Multilateral Trading Facility) – che semplifica le procedure di ammissione, rende più immediato l’accesso ai capitali e dà certezza regolamentare agli operatori, proponendo un rapporto equilibrato tra adempimenti richiesti alle società, e tutela dell’investitore – questo mercato si è dimostrato numericamente il più dinamico di tutto il comparto, facendo registrare una crescita continua. Nel 2019 è arrivato a quotare 132 società (contro le 18 del 2012), e ha fatto registrare il record di 31 nuove ammissioni (tutte precedute da un collocamento).
Il segmento rivolto alla negoziazione di azioni di diritto estero, già negoziate in altri mercati regolamentati europei o Ocse è stato riordinato a partire dal 2016, quando l’MTA International è stato sostituito dal Global Equity Market (GEM), segmento del nuovo mercato Borsa Italiana, Equity MTF. Il nuovo sistema multilaterale di scambio, che beneficia di infrastrutture di trading e post-trading efficienti ed economicamente competitive, ha ottenuto il vantaggio di incrementare il numero delle azioni negoziate, ampliare l’offerta geografica e favorire la partecipazione di nuovi investitori istituzionali, consentendo subito l’ammissione di altre 30 società (oltre alle 36 già presenti nell’MTA International). Nei due anni successivi il numero delle società quotate nel GEM è aumentato di quasi il 50%, arrivando a toccare le 95 imprese (link alla pagina della tabella delle società quotate dal 2009 al 2018).
L’offerta di Borsa Italiana si è ampliata anche grazie al lancio, nel 2013, del nuovo segmento obbligazionario professionale, Extra MOT PRO – ideato per offrire alle società italiane quotate e non, un mercato in cui cogliere le opportunità derivanti dal nuovo quadro normativo nazionale, delineato dal DDL Sviluppo – che si affianca al MOT, che nel 2014, ha celebrato i 20 anni di vita, e che rappresenta un modello di eccellenza a livello internazionale, costituendo il primo mercato retail europeo di titoli a reddito fisso per scambi e controvalore. Sempre nello stesso anno è stato inaugurato AGREX, il primo mercato finanziario regolamentato italiano dei derivati su commodities agricole, mentre nel 2017 si è dato avvio a un nuovo segmento dedicato ai green e/o social bond, sui nostri mercati obbligazionari, e nel 2018 è nato ATFund, il mercato dedicato alla negoziazione dei fondi aperti.
Sotto il profilo tecnologico, va sottolineato in particolare che dal 2012 tutti i mercati finanziari del Gruppo di Piazza Affari, possono avvalersi di una nuova piattaforma di negoziazione, denominata Millennium Exchange, che si caratterizza tanto per gli elevati livelli prestazionali, che per le nuove tipologie di ordini e funzionalità, che ampliano le possibilità di trading e di investimento, a disposizione di tutti i tipi di investitori. Al tempo stesso i server sono stati trasferiti da Londra a Milano, per ottenere una maggiore efficienza di trading tra il mercato azionario e quello dei derivati.
Anche sotto il profilo regolamentare, il quadro di riferimento è stato aggiornato ed ampliato grazie soprattutto, sia alla nuova edizione del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate, semplificato, potenziato ed emanato nella forma di decalogo nel 2011, e periodicamente aggiornato, a cura di un comitato composto da tutte le categorie di partecipanti al mercato, sia alla prima guida ESG Guidance pubblicata nel 2017, insieme al LSE Group, per rispondere alla crescente necessità da parte degli investitori di integrare, valutazioni sulla sostenibilità delle società quotate e nelle loro decisioni di investimento.
Il potenziamento del collegamento tra imprese e investitori
Negli ultimi dieci anni, l’obiettivo di avvicinare le imprese quotate (e non) agli investitori, e di rafforzarne il collegamento diretto si è sempre più rafforzato, diventando uno dei cardini centrali dell’attività di Borsa Italiana.
Attraverso l’intensificazione del networking e la costruzione di infrastrutture comunicative molto articolate, il Gruppo di Piazza Affari ha contribuito a valorizzare l’Italia e il suo tessuto industriale, aiutandolo a superare la congiuntura sfavorevole. Il suo ruolo di catalizzatore di risorse finanziarie si è potenziato, sia grazie alla creazione di un programma di incontri e di percorsi suddiviso per dimensioni aziendali e settori, sia grazie al rafforzamento della rete locale e internazionale.
Nel 2011, accanto ai consolidati programmi STAR Conference e Italian Equity Roadshow, che hanno totalizzato 1.500 meeting in 3 continenti, e toccato, per la prima volta Singapore (oltre alle tradizionali tappe di Milano, Londra, Francoforte, Stoccolma, New York, e Tokyo), si è dato avvio alla prima edizione della Small Cap Conference, interamente dedicata alle società di piccola capitalizzazione, con l’intento di aumentarne la visibilità nei confronti della comunità finanziaria domestica.
L’anno successivo, la promozione delle società quotate presso gli investitori internazionali si è estesa ad Hong Kong e a Boston, mentre in collaborazione con Vogue si è organizzato il primo roadshow Luxury & Finance per le società appartenenti al settore, quotate e non quotate, che nel 2016 ha visto oltre 250 incontri, e la partecipazione delle principali società del ramo, testimoniando come Borsa Italiana sia diventato, il polo finanziario di riferimento per il settore del lusso.
Sempre dal 2012, con la partecipazione di 63 imprese, ha preso avvio il progetto ELITE, un innovativo programma di sviluppo organizzativo e manageriale rivolto alle PMI orientate alla crescita, finalizzato a favorire il loro avvicinamento ai mercati finanziari, e in cui per la prima volta Borsa Italiana, in collaborazione con Confindustria, fa da tutor alle imprese, e le accompagna lungo un percorso di business, e non necessariamente solo di quotazione. Nel 2014 ELITE è poi diventato una piattaforma pan-europea, aperta alle società di tutti i Paesi dell’Unione, e ha incominciato un processo di rapida internazionalizzazione. Nel corso del 2018 l’offerta di ELITE Spa – costituita due anni prima per completare il disegno strategico, e articolata ora in ELITE Growth ed ELITE Club Deal – ha raggiunto e superato il traguardo delle 1.000 imprese di 40 paesi nel mondo (649 in Italia), così con numeri da record ha registrato la prima edizione dell’ELITE Day, la prima conferenza internazionale dedicata specificatamente alla community.
Il primo Italian Infrastructure Day, durante il quale diciannove, tra le più importanti società italiane operanti nel settore delle infrastrutture pubbliche e private, hanno incontrato gli investitori internazionali. Nel 2013 è stato lanciato al pari dei Road Show a KM Zero, partiti da Bologna e Verona, e dedicati alle nuove opportunità di investimento ‘a KM Zero’, per facilitare l’incontro tra investitori e imprese locali. Nel 2017 sono stati inaugurati la Italian Equity Week, una tre giorni di eventi rivolta ai settori trainanti dell’economia italiana, lifestyle, industria e infrastrutture, l’Italian Sustainability Day, per sensibilizzare società e investitori su temi ESG, e la vetrina Italian Listed Brands, che include 22 società quotate riconoscibili, per il forte valore del loro brand, affermato sul mercato domestico e su quelli internazionali.
Nel corso del 2018, si svolgono le prime edizioni dell’AIM Italia Conference a Milano e a Londra, dedicate all’incontro tra società quotate su AIM Italia e agli investitori italiani e internazionali, completando, un quadro robusto e stabile di iniziative, che contribuisce a posizionare le società italiane fra le quotate europee con più alta liquidità, e presenza di investitori internazionali, e che fa di Borsa Italiana una piazza finanziaria globale con 8.000 fondi (cui oltre il 90% esteri) provenienti da 40 Paesi, che stabilmente investono nelle imprese del nostro Paese.
Mulino FM