Inizieremo a trattare argomenti mirati per l’educazione finanziaria, tassello fondamentale per riuscire a comprendere le dinamiche del mercato e fare scelte ragionate sui propri investimenti.
Oggi parleremo delle scelte di risparmio; cosa spinge una famiglia a risparmiare ?
Nel XX secolo nel 1936 Maynard Keynes, creò un elenco dei principali motivi che spingono un individuo al risparmio.
1) motivo precauzionale (riserva per le spese improvvise)
2) motivo previdenziale (riuscire a comprire le spese in un momento senza entrate)
3) motivo della sostituzione intertemporale (poter spendere in futuro, più di quanto si faccia ora) 
4) motivo di miglioramento (migliorare il proprio tenore di vita)
5) motivo di indipendenza ( poter badare alle proprie spese senza aiuti )
6) motivo speculativo-imprenditoriale (per investire in futuro o speculare)
7) motivo ereditario ( lasciare qualcosa ai propri eredi)
8) motivo di avarizia ( tirchi)

Si può suddividere ciò in due categorie:

  1. RISPARMIO INDENNITARIO; utile per la copertura di rischi specifici come per esempio l’insufficienza del reddito al termine dell’età lavorativa o morte dell’individuo, ma anche generici, si pensi all’insufficienza del reddito nel caso in cui si presenta un periodo senza alcuna entrata, come essere licenziati o una attività che sta andando male.
  2. RISPARMIO SPECULATIVO; utile per creare un fondo da cui prendere i soldi per investire o speculare, in modo da crearsi una seconda entrata.

Il risparmio indennitario e il risparmio speculativo ci fanno rendere conto di 4 grandi motivazioni sulle
scelte di risparmio, denominate “Protezione”, “Previdenza”, “Garanzia” e “Rendimento”.

  • la Protezione si riferisce alla copertura di eventi aleatori;
  • la Previdenza si riferisce alla copertura di eventi certi;
  • la Garanzia fa riferimento al breve termine;
  • il Rendimento fa riferimento al lungo termine.

L’argomento ha tanti punti su cui potremmo soffermarci e lo facciamo nel percorso scolastico di EKingTeam, dove creiamo docenti di educazione finanziaria e educatori finanziari secondo la legge art 7 e 8 comma 1, legge del 14/01/2013 n 4 Dlgs 109. Ma in questo articolo continuiamo a dare informazioni utilissime !

Dopo aver parlato dei punti sopra elencati sarebbe utile capire perchè le famiglie decidono di risparmiare. I motivi sono molti, andiamo a parlare dei principali che sono riuscire a far fronte a imprevisti senza intaccare il proprio benessere, si risparmia per i propri figli per pagargli gli studi universitari e percorsi formativi privati e si risparmia per lasciare una eredità e riuscire a sostenere la vecchiaia. Purtroppo invece non si risparmia per mancata educazione finanziaria, sulla propria tutela e salute fisico-psicologica.

Secondo la teoria del ciclo di vita (1954 dagli studiosi Franco Modigliani e Richard Brumberg) i consumatori risparmierebbero parte del reddito corrente per far fronte alle esigenze di consumo che avranno al termine dell’attività lavorativa, quindi in pensionamento. Ciò si
traduce nel concetto di ciclo di vita del risparmio, che è positivo durante la fase lavorativa e negativo durante il pensionamento. Ma il consumo nel periodo di inattività è esattamente uguale al risparmio
accumulato durante il periodo lavorativo, sostanzialmente hai sempre gli stessi soldi. Perchè? Perchè il risparmio senza investimento è inutile. Rimani a BE ( Break Even) per tutta la vita, che è quello che fa la maggior parte delle persone.

Secondo la Teoria del ciclo della vita, ad ogni fase corrispondono degli obbiettivi. Naturalmente queste sono % sulla maggioranza della popolazione.

  1. Dalla nascita fino ai 25 anni si ha un risparmio negativo perchè il reddito è inferiore al consumo
  2. Dai 25 ai 40 anni aumenta la necessità di avere della liquidità per casa, figli, auto, studio
  3. Dai 40 ai 65 anni si ha molta più liquidità che finisce, però, nei debiti accumulati
  4. Dai 65 anni in su non si hanno entrate maggiori delle spese

Ogni fase del ciclo di vita corrisponde a degli obiettivi.
Dunque, le scelte finanziarie, in termini sia di rischio-rendimento sia di orizzonte
temporale di riferimento, sono guidate dai bisogni finanziari. In ogni fase del ciclo
di vita la ripartizione del reddito tra consumo e risparmio dipende da una serie di
cose:

  • età e aspettative di vita
  • guadagni ora e aspettative sui guadagni futuri
  • numero di componenti nel nucleo familiare
  • livello di istruzione, più si è istruiti e più si è propensi a buone scelte di investimento. In media i laureati sanno investire meglio di coloro che non hanno titoli. Ovviamente non sempre.
  • tipo di occupazione e reddito percepito
  • situazione patrimoniale dei componenti della famiglia.

La pianificazione finanziaria è fondamentale! Per avere un buon piano di investimento devi:

  1. Acquisire informazioni di valore
  2. Definire il piano di investimento e seguirlo alla lettera
  3. Controllare e ribilanciare

Per creare un buon piano di investimento è fondamentale affidarsi a una persona qualificata e competente.

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